La normativa per case vacanze in Italia

La legislazione che regola le case vacanza in Italia dipende direttamente dalle leggi regionali, prendendo come riferimento la Legge 135/2001 (Riforma della legislazione nazionale sul turismo) . Nel caso in cui una determinata zona non disponga di una specifica legge regionale, l'articolo 1571 del codice civile e ss.
A livello comunitario la Legge 135/2001 , anche se ogni casa vacanza dovrà adeguarsi alle leggi regionali di ciascuna località geografica.
Indipendentemente dalla tipologia di struttura ricettiva, sono diversi i requisiti che tutte le strutture ricettive devono soddisfare:

1. Essere in possesso del Codice CIN (Codice Identificativo Nazionale) . Bisogna avere il Codice CIN a partire da settembre 2024, lasciando un termine di 60 giorni per la sua entrata in vigore.
2. La richiesta deve essere effettuata sul portale del Ministero per essere inseriti nella Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR).
3. Il codice CIN sostituisce direttamente i codici CIR (Codice Identificativo Regionale).
4. Il codice deve essere esposto in modo visibile e pubblico sulle diverse piattaforme di case vacanze in cui l'alloggio viene promosso e sul suo sito web.

Norme di sicurezza per le case vacanze in Italia

Tutte le strutture turistico-ricettive, comprese le case vacanza , devono rispettare una serie di norme di sicurezza antincendio :

• Devono avere almeno un dispositivo antincendio attivo per piano o ogni 200 m².
• Gli estintori utilizzati dovranno essere provvisti di bollino aggiornato, così come il certificato CE con peso minimo di 6 kg.
• Devono essere installate apparecchiature passive di protezione antincendio come rilevatori di gas e monossido di carbonio certificati CE.
• Installazione obbligatoria da parte di tecnici qualificati.

Tali standard di sicurezza devono essere rispettati sia dalle strutture gestite in maniera aziendale che occasionale (quindi non aziendali) e sono legati all'entrata in vigore del codice CIN .

Gestione aziendale

• Obbligatorio se gestisci più di 3 immobili nello stesso comune.
• Massimo 3 mesi di affitto per immobile.
• Segnalazione obbligatoria degli ospiti alla Polizia di Stato attraverso il portale “Alloggiati”.

Gestione non aziendale

• Attività occasionale, non continuativa e senza obbligo di versare l'IVA.
• Meno di 3 immobili nello stesso comune.
• Per i contratti di durata superiore a 30 giorni registrazione all'Agenzia delle Entrate utilizzando il modello RLI.

Obblighi e regolamenti importanti relativi alla casa vacanze

La registrazione degli ospiti e l'invio del verbale di registrazione attraverso il portale web Alloggiati della Polizia di Stato è un requisito essenziale per ottemperare alla normativa in Italia. È obbligatorio segnalare i dati dell'ospite entro 24 ore dall'arrivo se soggiorna più di una notte. Se invece si fermano una sola notte, dovranno farlo entro 6 ore dall'arrivo.

A seconda del comune di appartenenza ci sarà anche una diversa modalità di riscossione, presentazione e pagamento della tassa di soggiorno. Anche all'interno dello stesso comune possono esserci tipologie di tariffe diverse a seconda della zona.

È necessario ottenere l'Attestato di Efficienza Energetica (APE) dell'edificio, come previsto dalla normativa europea.

È obbligatorio stipulare una polizza assicurativa verso terzi per tutelarsi da eventuali problemi che potrebbero capitare agli ospiti durante il soggiorno.

Considerazioni fiscali per i proprietari di case vacanza in Italia

È importante comprendere gli obblighi fiscali associati all’affitto di una casa vacanza in Italia. Essere consapevoli dei tuoi obblighi fiscali ti aiuterà a evitare problemi con la legge e a capire come ottimizzare la tua architettura fiscale.
Imposta comunale unica : è un'imposta locale che tassa la proprietà degli immobili, compresi gli edifici residenziali e commerciali, nonché i terreni agricoli. Questa tassa è stata introdotta nel 2011 ed è entrata in vigore nel 2012, sostituendo la vecchia ICI (Imposta Comunale sugli Immobili).
Sono tenuti al pagamento dell'Imu i proprietari di immobili e terreni, nonché i titolari di diritti reali sugli stessi, quali usufrutto, uso o abitazione, con esenzione dal pagamento delle abitazioni considerate prima casa.
Imposta sul reddito : Se la casa vacanza viene affittata, sarà necessario pagare un'imposta sul reddito ottenuto dall'affitto. L'aliquota da pagare varia dal 23% al 43% a seconda del reddito calcolato dall'IVA di locazione
: Se desideri includere servizi di terzi nella struttura ricettiva, come ad esempio assumere un'impresa di pulizie per la manutenzione della casa vacanza, dovrai pagare l'IVA o l'imposta sul valore aggiunto applicata a questi servizi.
Imposta di successione : L'imposta di successione in Italia tassa il trasferimento di beni e diritti dopo la morte di una persona. L'importo da pagare dipende dal valore dell'eredità e dal grado di parentela tra il defunto e l'erede.
Imposta per non residenti : Se possiedi un immobile da cui ricavi un reddito economico in Italia, devi pagare l'imposta per non residenti.

Conseguenze del mancato rispetto della normativa sulle case vacanze

Il mancato rispetto delle norme sulla casa vacanza può avere gravi conseguenze finanziarie sotto forma di multe o altre conseguenze legali:
Mancata registrazione della proprietà : ciò può comportare una multa fino a 10.000 € e la chiusura della casa vacanza.
Inosservanza delle norme di sicurezza : può comportare una multa fino a 5.000 € e la chiusura della casa vacanze.
Violazione delle restrizioni sull'affitto : ciò può comportare una multa fino a 5.000 € e la chiusura della casa vacanze.
Aggravante:
pretese di ospiti che potrebbero essere rimasti feriti a causa della violazione. Questi tipi di azioni legali possono comportare accuse penali, revoca della licenza o chiusura della presentazione.